Dicono di noi
Grande successo a Vittoria per il convegno sull’Ozonoterapia vegetale: l’agricoltura del futuro passa anche da “Innovazione Agricola 4.0”
Tra i filari delle serre e i campi coltivati che circondano il sud-est della Sicilia, qualcosa sta cambiando. L’aria non profuma solo di primavera, ma anche di futuro. È in questo clima di apertura e innovazione che ieri si è tenuto, nella sede di Alètheia S.r.l., il convegno “Prevenzione Innovativa delle Colture: Ozonoterapia Vegetale”, un evento che ha richiamato numerosi imprenditori agricoli, agronomi e operatori del settore da tutto il circondario.
L’evento, promosso nell’ambito del progetto Innovazione Agricola 4.0, ha rappresentato un momento di alto profilo tecnico e scientifico, confermandosi come un punto di riferimento per chi guarda al futuro dell’agricoltura in chiave sostenibile.
Protagonisti della giornata sono stati i Dott. Ponti e Bucchi, esperti della MET S.r.l., azienda leader nello sviluppo di tecnologie a base di ozono, già impiegate con successo in ambito medico e ora al centro di promettenti sperimentazioni in agricoltura. I due relatori hanno illustrato l’efficacia della tecnologia OXIR, basata sull’uso di ozono disciolto in acqua per la prevenzione delle patologie vegetali, evidenziandone i benefici in termini di sicurezza, sostenibilità e versatilità applicativa, sia in serra che in pieno campo.

Il convegno arriva a coronamento di un’intensa attività dimostrativa sul territorio, che ha visto gli stessi esperti protagonisti di giornate in campo presso alcune aziende agricole del territorio, le quali hanno deciso di aprire le porte alla sperimentazione, accogliendo l’ozonoterapia con trattamenti effettuati sia in serra che a campo aperto. Una testimonianza concreta di come il mondo agricolo stia mostrando grande apertura e interesse verso strumenti innovativi e sostenibili.
A portare la visione del territorio è stato il Dott. Gianni Polizzi, agronomo e responsabile del progetto Innovazione Agricola 4.0, che ha sottolineato come l’adozione di pratiche ecocompatibili come l’ozonoterapia sia oggi non solo una scelta etica, ma una necessità tecnica per fronteggiare le crescenti problematiche fitosanitarie legate ai cambiamenti climatici. A moderare l’incontro è stata la Dott.ssa Eva Spataro, che ha guidato una serie di interventi di grande interesse.
L’ozono, riconosciuto come GRAS (“Generally Recognized As Safe”) dalla FDA e già autorizzato anche a livello europeo per usi alimentari e zootecnici, si sta rivelando una tecnologia chiave per il futuro della filiera agroalimentare. Il convegno ha offerto una panoramica concreta sulle sue applicazioni, dalla sanificazione delle superfici alla protezione delle piante, fino alla conservazione post-raccolta.
Grazie al livello delle relazioni scientifiche, al coinvolgimento di aziende innovative e alla nutrita partecipazione del pubblico, il convegno ha dimostrato che il comparto agricolo del sud-est siciliano è pronto ad accogliere le sfide dell’innovazione e a costruire una nuova agricoltura, più sostenibile, resiliente e all’avanguardia.
Gli appuntamenti di Innovazione Agricola continuano: il prossimo convegno si terrà il 16 maggio, nell’ambito di AgroExpo a Vittoria, e sarà dedicato all’impiego dei sistemi IoT in ambito agricolo. Per l’occasione, interverrà il Prof. Caruso, docente dell’Università di Palermo.
Innovazione Agricola 4.0, promosso da Alètheia S.r.l., si inserisce nel contesto della Misura 1 – “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, Sottomisura 1.2 del PSR Sicilia 2014-2022, con l’obiettivo di supportare le imprese agricole siciliane nel percorso verso l’agricoltura del futuro. A coordinare le attività è il Dott. Gianni Polizzi, agronomo ed esperto di innovazione in ambito agricolo, da anni impegnato nella diffusione di buone pratiche e soluzioni tecnologiche per il settore primario. Scopri di più sul sito: innovazioneagricola40.eu
SiracusaNews IlfattoNiesseno.
Ortaggi a foglia e frigoconservazione, il valore aggiunto dell'ozono
Allungare la conservazione e la qualità dei prodotti alimentari è tra gli obiettivi principali di ogni filiera, in primis nel settore ortofrutticolo. Con una gestione ottimale della conservazione, le ricadute positive sarebbero molteplici, come una migliore gestione dei picchi di produzione e una riduzione degli scarti, fattori che portano direttamente a un aumento della sostenibilità sia ambientale che economica.
Tra i prodotti che necessitano di particolare attenzione nella fase di conservazione ci sono gli ortaggi a foglia destinati alla trasformazione in prodotti di IV gamma: per rallentarne lo scadimento qualitativo, si è studiata la loro frigoconservazione in regime di ozono gassoso.

Obiettivo progetto – AOP GRUPPO VI.VA.
Il progetto di ricerca è stato presentato da AOP Gruppo VI.VA. nell'ambito del proprio Programma Operativo 2024 - Reg. 2021/2115 e successive normative attuative, Obiettivo di Ricerca e Sviluppo – che ha dato corso a un corposo programma di ricerca finalizzato a perseguire in maniera specifica e concreta gli obiettivi di sostenibilità e competitività delle OP associate, affinché gli stessi non rappresentino solamente degli enunciati teorici, ma si traducano in azioni concrete di sviluppo e miglioramento da trasferire alle aziende agricole associate.
Le attività di ricerca e sviluppo proposte all'interno del Progetto dal titolo "Innovazione delle tecniche colturali e miglioramento qualitativo dei prodotti ortofrutticoli dei soci AOP gruppo VI.VA – Acronimo Ricerca Viva", composto da 11 sotto progetti, sono indispensabili per affrontare le sfide attuali del settore ortofrutticolo. In un contesto caratterizzato da difficoltà crescenti, dove il cambiamento climatico e il bisogno di limitare l'uso di mezzi tecnici costituiscono elementi di scenari imprescindibili, l'innovazione diventa una leva fondamentale per migliorare la qualità dei prodotti e garantire la sicurezza del consumatore, adottando pratiche sostenibili.
Uno degli obiettivi che intende perseguire AOP Gruppo VI.VA. con il progetto, è la necessità di individuare tecniche e materiali più idonei, atti a immettere sul mercato prodotti ortofrutticoli in grado di soddisfare i requisiti dei consumatori relativamente alla qualità, conservabilità e sostenibilità ambientale.
A seguire si illustra il sotto-progetto OSD_07 "Frigoconservazione con ozono di ortaggi a foglia destinati alla trasformazione in prodotti di IV gamma: le ricadute sul processo produttivo", che vede la partecipazione delle OP Ortoromi, del Ciri Agro e dell'azienda MET.
Le prove si svolgeranno all'interno di una cella frigo di circa 190 metri quadrati ubicata nello stabilimento OrtoRomi di Villanova di Camposampiero (PD). I dettagli del progetto sono riportati a seguire.

Focus attività previste
Il progetto prevede tre anni di test e le specie oggetto della sperimentazione saranno cinque cultivar: tre cultivar "adulte" (radicchio pan di zucchero, radicchio variegato, radicchio rosso) e due cultivar "baby" (lattughino e rucola). In ogni cella verranno svolti tre cicli di frigoconservazione per le cultivar adulte e quattro cicli di frigoconservazione per le cultivar baby durante l'anno. Il sistema messo a disposizione dalla società MET e applicato alla cella prototipale è composto da un generatore di ozono: si andrà a simulare il raffreddamento disomogeneo del prodotto e la diversa efficacia del trattamento con ozono.
Risultati attesi
Fra i principali risultati attesi dal progetto ci sono un prolungamento del periodo di conservazione refrigerata delle insalate baby e un prolungamento della qualità iniziale delle insalate 'adulte' durante la refrigerazione. Per le insalate baby il periodo di conservazione si allungherà dagli attuali 1/2 giorni ai 7/10 giorni in regime di refrigerazione per destinarlo al confezionamento.
Per le insalate 'adulte' il prolungamento della qualità iniziale, determinata da un rallentamento dei fenomeni degradativi, porterà a consistenti benefici nelle successive fasi di lavorazione del prodotto, in termini di riduzione degli scarti di lavorazione, aumento della produttività del personale coinvolto e della qualità e stabilità dei prodotti di quarta gamma ottenuti.
L'efficacia dei trattamenti sarà valutata considerando l'analisi della percentuale di scarto; l'analisi dell'impatto dei trattamenti sulla riduzione dei tempi di lavorazione per la pulizia e cernita delle materie prime in prodotti di IV gamma; l'analisi chimico-fisiche e merceologica; la qualità visiva in camera oscura con sistema di visione computerizzata (CVS); le analisi microbiologiche sui prodotti tal quali e sui prodotti trattati con ozono; l'elaborazione dei dati.
I soggetti coinvolti nel progetto
Il sotto-progetto sarà svolto in collaborazione con l'Op OrtoRomi, CIRI Agro e MET srl.
OrtoRomi è una Società Cooperativa Agricola, nata nel 1996 dal sogno di due imprenditori agricoli - Elio Pelosin e Rino Bovo - esperti nella coltivazione di prodotti ortofrutticoli. In pochi anni, l'alta qualità e l'alto livello di servizio dei prodotti sono stati riconosciuti e premiati dal mercato: con un fatturato che supera i 100 milioni di euro (2020), oggi OrtoRomi è uno dei primari player italiani nel mercato delle insalate di qualità già lavate, delle zuppe e dei piatti pronti, e degli estratti freschi di frutta e verdura. Sotto l'esperta guida del management aziendale, la cooperativa unisce 10 soci e dispone di 2 stabilimenti di produzione all'avanguardia, uno a Borgoricco in provincia di Padova ed uno a Bellizzi in provincia di Salerno che lavorano le materie prime conferite dalle 49 aziende agricole presenti su tutto il territorio nazionale. Si avvale della collaborazione di circa 700 persone e l'intera filiera coinvolta impegna circa 1100 lavoratori.

Il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Agroalimentare (CIRI-AGRO) dell'Università di Bologna svolge e coordina attività di ricerca e formazione professionale, rivolte a potenziare i rapporti con l'industria e operare il trasferimento tecnologico per rispondere alle esigenze del settore agrifood.
MET srl è un'azienda italiana specializzata nella progettazione, produzione e vendita di apparecchiature generatrici di ozono. Fondata con l'obiettivo di sfruttare le competenze di natura meccanica, informatica e fisica, MET srl ha oltre 40 anni di esperienza nel settore elettronico.
Ri.Nova è responsabile del coordinamento dell'attività di ricerca e realizza anche le attività di divulgazione.
Iniziativa realizzata nell'ambito dei progetti di ricerca presentati da AOP Gruppo VIVA nel Programma Operativo Pluriennale 2023-2029 "INNOVAZIONE DELLE TECNICHE COLTURALI E MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DEI SOCI AOP GRUPPO VI.VA. – ACRONIMO RICERCA VIVA", Reg.2021/2115 e successive normative attuative - Sotto-progetto n.07 "FRIGOCONSERVAZIONE CON OZONO DI ORTAGGI A FOGLIA DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE IN PRODOTTI DI IV GAMMA: LE RICADUTE SUL PROCESSO PRODUTTIVO".
FreshPlaza Rinova.
Lavaggio insalate
La “Listèria monocytogenes” (deve il suo nome al medico britannico Joseph Lister) è un genere di batteri “Gram-positivi”, che comprende sei specie che attaccano principalmente il sistema immunitario degli umani. Sono microbi ampiamente distribuiti nell’ambiente e possono contaminarealimenti crudi come i vegetali (insalate in primis) e in particolare il latte e i suoi derivati. La Listeria si elimina a temperature superiori a 65° C (sicuramente con l’ebollizione) ma si deve tenere in considerazione che la contaminazione dei cibi può avvenire anche dopo la cottura degli alimenti e prima del loro confezionamento. Il progetto O3 Fresh Cut 360 rappresenta una svolta per garantire la sicurezza alimentare, mettendo in luce una soluzione efficace per il lavaggio dei prodotti freschi, garantendo una riduzione della carica microbica, senza residui chimici, migliorando la “shelf life” (vita di scaffale) fino a 15 giorni, eliminando il “biofilm” (aggregazioni di microorganismi che formano sottili pellicole aderenti alle superfici) nelle tubature e consente il riutilizzo delle acque trattate, il riciclo delle acque di lavaggio, con una significativa riduzione dell’impatto ambientale, migliorando la sostenibilità e riducendo i costi operativi.
Dunque, con il “Progetto O3 Fresh Cut 360” minori costi e più sicurezza in IV Gamma, grazie all’ozono utilizzato nel lavaggio delle insalate confezionate in sacchetti di cellophane e pronte al consumo in vendita nella GDO.

“Progetto O3 Fresh Cut 360” è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA), il CFT Group e MET Ozone Experts, azienda di Bologna e operante a livello internazionale nel settore della tecnologia ozono-applicata. L’obiettivo principale del progetto, ottimizzare il processo di lavaggio delle insalate attraverso l’uso dell’ozono, riducendo l’impiego di prodotti chimici convenzionali e garantendo al contempo la qualità del prodotto e il riciclo delle acque di lavaggio. Tra le finalità chiave del progetto, il lavaggio con ozono per valutarne l’efficacia nel ridurre la carica microbica e batterica sulle insalate, senza l’utilizzo di altri agenti chimici. Altro focus è stata l’eliminazione del biofilm, esaminando la capacità dell’ozono nel rimuoverlo dalle condotte idriche rispetto ai metodi tradizionali. Altrettanto importante è stato il recupero delle acque, verificando la possibilità di riutilizzare quelle di lavaggio trattate con ozono per altri processi aziendali, contribuendo a una maggiore sostenibilità, oltre alla riduzione dei costi di gestione.
La misurazione dell’ozono in acqua ha dimostrato come nel processo di lavaggio, la concentrazione dell’ozono ha prolungato la shelf life del prodotto fino a 15 giorni, mantenendo intatte le proprietà organolettiche e, al quindicesimo giorno, il monitoraggio ambientale, ha dimostrato che la carica batterica – senza avere alterato i limiti di sicurezza – risultava ancora al di sotto del 50% dei valori stabiliti dalle normative, assicurando pure condizioni di lavoro sicure per gli operatori.
In merito al lavaggio dei prodotti, i test microbiologici hanno confrontato tre metodi di lavaggio (solo ozono, acido peracetico, combinazione dei due), evidenziando come l’ozono si conferma particolarmente efficace nel ridurre la carica microbica senza lasciare residui, sebbene la combinazione con acido peracetico abbia raggiunto i risultati migliori.

Determinante si è rivelata anche l’eliminazione del biofilm nelle tubature: il trattamento con ozono ha infatti mostrato buoni risultati nella riduzione del biofilm, in particolare quando combinato con acido peracetico, superando l’efficacia dei metodi tradizionali.
Nel recupero delle acque di lavaggio, le analisi chimiche e microbiologiche sulle acque trattate con ozono hanno confermato il rispetto dei parametri di legge per la potabilità, aprendo la strada al loro riutilizzo in altri processi industriali, riducendo così il consumo di risorse idriche e i relativi costi gestionali.
La macchina utilizzata nel progetto – progettata dalla MET Ozone Experts – è stata fondamentale per monitorare e ottimizzare l’utilizzo dell’ozono nell’acqua. Questo dispositivo ha permesso di analizzare in tempo reale la qualità dell’acqua e dosare con precisione la quantità di ozono necessaria per garantire l’efficacia del trattamento.
Grazie ai dati ottenuti è stato possibile dimostrare come l’integrazione dell’ozono nel processo produttivo abbia permesso all’azienda di ridurre l’uso di agenti chimici convenzionali, diminuendo l’impatto ambientale e migliorando l’efficienza operativa. Grazie alla possibilità di riciclare le acque di lavaggio, si è registrato un abbattimento del consumo di risorse idriche, contribuendo a rendere il sistema produttivo più sostenibile. Inoltre, l’adozione di queste tecnologie innovative ha avuto un impatto positivo sull’immagine aziendale, rafforzando la reputazione dell’azienda come leader nell’adozione di pratiche ecologiche e rispettose dell’ambiente.
horecanews.it Degusta.it FoodBev.com FruitBookMagazine.it.
Qualità e sostenibilità: il ruolo dell’ozono nella produzione dei vini passiti italiani
MET Ozone Experts mostra come l'ozono migliori la qualità dei vini passiti, prevenendo infezioni fungine e promuovendo una viticoltura sostenibile senza chimici
VINO E SPUMANTE - I vini passiti rappresentano una categoria di grande rilevanza nel panorama enologico italiano. L'appassimento dell'uva è una pratica vitivinicola fondamentale per ottenere vini di alta qualità, poiché aumenta la concentrazione zuccherina dei grappoli. Tuttavia, questo processo delicato può essere compromesso da infezioni fungine, in particolare dalla Botrytis cinerea, comunemente nota come muffa grigia, che può deteriorare gravemente il raccolto.

Negli ultimi anni, l'uso dell'ozono si è affermato come una soluzione innovativa ed efficace per prevenire queste infezioni, garantendo un appassimento sicuro e di qualità.
MET Ozone Experts, azienda bolognese di rilievo internazionale specializzata nelle tecnologie basate sull’ozono, ha ottenuto risultati eccellenti grazie a questo potente agente ossidante e disinfettante. L'adozione dell'ozono non solo ha permesso di prevenire le contaminazioni fungine, ma ha anche contribuito a preservare la purezza e le caratteristiche organolettiche dei vini passiti, migliorando la qualità complessiva del prodotto.
Un ulteriore vantaggio dell’utilizzo dell’ozono è la riduzione dell'impiego di sostanze chimiche tradizionalmente utilizzate per combattere le infezioni fungine. Questo approccio promuove una viticoltura più sostenibile e rispettosa dell'ambiente, riducendo la dipendenza da prodotti chimici e migliorando l'impatto ecologico dell'intero processo produttivo. Inoltre, l’ozono si è dimostrato estremamente utile nella conservazione dei grappoli durante l'appassimento, minimizzando le perdite e lo spreco.
Il trattamento con ozono viene effettuato attraverso macchinari avanzati che generano il gas e lo distribuiscono in modo uniforme nelle aree dedicate all'appassimento, grazie a un sistema di ventilazione controllato. Sensori all'avanguardia monitorano costantemente i livelli di ozono, l'umidità e la temperatura, consentendo regolazioni in tempo reale per ottimizzare l'efficacia del trattamento, garantendo al contempo la sicurezza degli operatori. Durante l'intero processo, la concentrazione di ozono viene mantenuta a livelli tali da prevenire lo sviluppo di muffe senza compromettere le qualità organolettiche dell'uva.
Al termine dell’appassimento, i grappoli trattati con ozono sottoposti a rigorose analisi per valutare la presenza di contaminazioni fungine, la concentrazione zuccherina e i parametri organolettici mostrano una riduzione significativa della presenza di Botrytis cinerea rispetto a quelli non trattati, confermando l’efficacia di questo metodo. Dal punto di vista gusto-olfattivo, i vini prodotti con uve trattate con ozono presentano una purezza aromatica superiore e una struttura più equilibrata, con una concentrazione zuccherina ottimale per la produzione di vini dolci di alta qualità.
L'uso dell'ozono si è così rivelato una scelta vincente non solo per la prevenzione delle infezioni fungine, ma anche per la promozione di una viticoltura più sostenibile ed ecologica. Questo innovativo approccio ha permesso di eliminare l’uso di fungicidi chimici, prolungando la conservazione dei grappoli e riducendo le perdite dovute a marciumi e infezioni, migliorando l’efficienza complessiva della produzione di vini passiti.
horecanews.it Tecnologia Horticola.it ApeTime Magazine Industrie delle Bevande.
Diserbo Biologico
E' l'uso dell'ozono una delle nuove frontiere del diserbo biologico.
La tecnologia, ideata dall'azienda bolognese Met ozone experts, è stata sperimentata per la prima volta nel pistoiese a Quarrata in una azienda vivaistica.

L'iniziativa, cui ha collaborato Coldiretti Pistoia, ha permesso a numerosi produttori che hanno partecipato, di vedere alla prova nel campo il macchinario che, associando la nebulizzazione dell'acqua ad alta pressione nel terreno con l'ozono, permette di recidere erbe infestati, con una azione fitosanitaria nel campo, che inibisce per diverso tempo la loro ricrescita.
Una strada, quella sperimentata nel pistoiese, che rappresenta quindi una alternativa all'uso di diserbanti nelle produzioni vivaistiche.
tvl.it.
Met Ozone Experts, leader nel settore della tecnologia ozono-applicata, è tra i protagonisti di Macfrut 2024, uno dei più importanti eventi nel campo dell'agricoltura e della tecnologia per il settore ortofrutticolo. Nella Hall B3 Stand 092, Met Ozone Experts presenta l’innovativo prototipo di attrezzatura per il diserbo biologico che promette di rivoluzionare le pratiche agricole e di manutenzione del verde.
Spiega l'azienda: "La star dell'esposizione è la Lancia Met un dispositivo particolarmente funzionale ideato per vivai, parchi, giardini e applicazioni stradali. Ciò che rende la Lancia Met unica nel suo genere è la sua capacità di eseguire il diserbo senza l'impiego di prodotti chimici, garantendo al contempo l'assenza di residui dannosi per l'ambiente e la salute umana".
"Ciò che rende davvero straordinaria la Lancia Met è il suo secondo elemento: l'ozono. Iniettato nel primo strato del terreno, l'alta concentrazione di ozono svolge un'azione fitotossica sulle radici delle erbe infestanti, eliminandole in modo efficace e naturale".
"Questo approccio innovativo offre una soluzione efficace per il diserbo biologico, ma anche un vantaggio ecologico significativo. Eliminando l'uso di erbicidi chimici, la Lancia Met riduce l'impatto ambientale e protegge la biodiversità del suolo".
Cesena Today.it Fare Confindustria.
L'ozono per abbattere i cattivi odori nella filiera alimentare
MET Ozone Experts, azienda di Bologna che opera nel settore della tecnologia ozono-applicata, presenta soluzioni innovative contro gli odori nell'industria.
Tradizionalmente, diverse tecnologie sono state utilizzate per ridurre le esalazioni odorigene negli ambienti industriali. Tuttavia, per quanto efficaci, presentano alcune limitazioni, come costi elevati e manutenzione complessa. Qui entrano in gioco l’innovazione e l’esperienza di MET Ozone Experts, un'azienda di Bologna che opera a livello internazionale nel settore della tecnologia ozono-applicata con una soluzione avanzata mediate ozono.
MET Ozone Experts combina l’ozono con la tecnologia di nebulizzazione ad alta pressione per ottimizzare l’eliminazione degli odori negli ambienti industriali, permettendo una diffusione uniforme dell’ozono, migliorando ulteriormente l’efficacia del trattamento e garantendo un ambiente di lavoro più salubre e conforme alle normative.
Questo gas naturale (O₃) è un potente ossidante nei confronti delle molecole odorigene, appunto ossidandole e trasformandole in composti inoffensivi, attraverso un processo chimico che distrugge gli odori alla fonte, garantendo un’aria più pulita. Basta avvalersi di sistemi di generazione di ozono che producono questo gas naturale in loco e lo diffondono negli ambienti industriali, assicurando un trattamento continuo e capillare.
L’ozono può anche essere iniettato nei sistemi di ventilazione per trattare l’aria e rimuovere gli odori in modo efficace, piuttosto che utilizzato per trattare le acque reflue industriali, riducendo gli odori derivanti dai processi di lavorazione.
Tanti i vantaggi dell’ozono, a partire dal fatto che si decompone naturalmente in ossigeno, senza lasciare residui chimici dannosi, rendendolo una soluzione verde e sostenibile. Inoltre, l’ozono agisce rapidamente, riducendo gli odori in modo efficace e immediato e può essere utilizzato in vari settori industriali, come discariche, macelli e impianti di trattamento delle acque, offrendo una soluzione versatile e adattabile.
MET Ozone Experts è un'azienda di Bologna, player di riferimento nella progettazione di generatori e impianti a ozono totalmente made in Italy. Con un approccio orientato all'individuazione di soluzioni su misura l'azienda è in grado di operare in qualsiasi settore interpretando di volta in volta situazioni ed esigenze specifiche. Dall'ambito medicale a quello agroalimentare, dal settore dei trasporti a quello della sanificazione degli ambienti, Met propone un ampio ventaglio di prodotti e di soluzioni in grado di valorizzare le capacità sanitizzanti e deodorizzanti dell'ozono nell'ottica di un'economia e di una produzione sempre più attenta all'impatto ambientale.
HorecaNews.it.it.
Stop alla muffa gialla: l'Ozono previene la Botrite del Kiwi
L’ozono, insieme a buone pratiche agronomiche, rappresenta una strategia fondamentale per prevenire la botrite del kiwi. Questa combinazione non solo aiuta a proteggere i raccolti, ma garantisce anche una produzione sana e di qualità, riducendo al contempo l’impatto ambientale. Il kiwi è infatti particolarmente sensibile alla botrite, soprattutto durante la fase di fioritura. Le condizioni climatiche giocano un ruolo cruciale nello sviluppo di questa malattia: la botrite prolifera infatti a temperature comprese tra i 16 e i 25°C, soprattutto in presenza di piogge ripetute ed elevata umidità. Fattori che rendono il kiwi vulnerabile agli attacchi del patogeno.
Una corretta potatura, evitare eccessi di concimazioni azotate, ridurre i ristagni di umidità sono buone pratiche agronomiche non sufficienti, per cui in molti casi è necessario ricorrere a trattamenti specifici con fungicidi antibotritici per tenere sotto controllo la malattia. Tuttavia, l’uso intensivo di fungicidi comporta rischi ambientali e può portare allo sviluppo di resistenze nel patogeno. È qui che entra in gioco l’ozono e l’esperienza di MET Ozone Experts, azienda di Bologna e operante a livello internazionale nel settore della tecnologia ozono-applicata.
I trattamenti mediante ozono possono essere di due tipi a seconda del tipo di applicazione:
L’ozono in Gas impiegato nelle Celle Frigorifere, per le sue proprietà antimicrobiche si è dimostrato un valido alleato nella lotta contro la botrite del kiwi riducendo la presenza di patogeni nell’aria. Inoltre, svolge un’azione di abbattimento dell’Etilene presente all’interno della cella rallentando la naturale maturazione del frutto.
L’ozono in Acqua, può essere utilizzato in campagna, per contrastare efficacemente diverse patologie, tra cui la Botrite. In particolare, viene utilizzato come trattamento durante i periodi di fioritura e allegagione. Oppure usato per il lavaggio dei frutti poco prima di portarli in cella frigorifera. Questo trattamento cauterizza le ferite da distacco provocate sui piccioli, evitando l’insediamento di funghi nelle ferite.
L’uso regolare di ozono durante le fasi critiche di sviluppo del kiwi può inoltre mantenere bassa la pressione dei patogeni, prevenendo l’insorgenza della malattia.
Essendo un gas naturale, l’ozono non lascia residui chimici dannosi, rendendolo una soluzione ecologica rispetto ai fungicidi tradizionali.
Corriere Ortofrutticolo.it.
L'Ozono in post raccolta per ritardare la maturazione del Kiwi
Una delle principali proprietà dell'ozono è la sua capacità di ritardare il processo di maturazione dei kiwi. L'applicazione di ozono dopo la raccolta, effettuata da MET Ozone Experts, azienda di Bologna operante a livello internazionale nel settore della tecnologia ozono-applicata, ha dimostrato di essere efficace nel mantenere i frutti freschi più a lungo, prolungandone la shelf life e prevenendo la degradazione naturale che altrimenti accorcerebbe la loro durata di conservazione. Questo ritardo nella maturazione è cruciale per garantire che i kiwi possano essere trasportati e immagazzinati senza perdere la loro qualità.
L’ozono possiede infatti proprietà antiossidanti che giocano un ruolo fondamentale nella protezione dei kiwi dalla sua naturale degradazione. Queste proprietà rallentano l’ossidazione dei composti presenti nel frutto, un processo che può compromettere la freschezza e il gusto del kiwi. Grazie all’ozono, i kiwi mantengono una qualità superiore per un periodo più lungo, risultando più freschi e appetitosi per i consumatori.
Un altro importante vantaggio dell’ozono è la sua capacità di bloccare la produzione di etilene nei kiwi. L’etilene è un gas naturale che accelera la maturazione e la degradazione dei frutti. Riducendo la presenza di etilene, l’ozono aiuta quindi a prolungare significativamente la conservazione dei kiwi. Questo è particolarmente utile nei processi di stoccaggio e trasporto, dove il controllo della maturazione è essenziale per garantire che i frutti arrivino ai mercati e sugli scaffali della GDO in condizioni ottimali.
Studi proteomici hanno rivelato interessanti dettagli sui meccanismi attraverso i quali l’ozono influenza i kiwi. In particolare, sono state identificate proteine coinvolte nell’effetto dell’ozono durante la maturazione. Queste proteine sono principalmente legate all’energia, al metabolismo proteico, alla difesa e alla struttura cellulare. La comprensione di queste interazioni molecolari offre nuove prospettive per migliorare ulteriormente le tecniche di conservazione dei kiwi tramite l’uso dell’ozono.
ConfindustriaEmilia.it Corriere Ortofrutticolo.it.
Oxir, la nuova tecnologia per le colture a base di ozono (O3) disciolto in acqua
Dalla collaborazione tra MET specializzata nella progettazione di generatori a ozono e G.R. Gamberini, leader nella realizzazione di macchine a servizio dell'agricoltura, come impolveratori, atomizzatori e gruppi di diserbo, nasce Oxir la tecnologia innovativa che utilizza ozono disciolto in acqua. Un progetto che apre nuovi scenari in virtù dei primi e promettenti risultati raggiunti ha ottenuto il riconoscimento da parte della Comunità Europea e la vittoria dell'ambito e prestigioso bando Horizon 2020.
Degusta.it Agricoltura.it Meccagri.it FreshPlaza.it Molitoria.it.
Dalla medicina all'agricoltura. La rivoluzione green dell'ozono
Sfruttare il potere dell’ozono creando soluzioni su misura e applicazioni innovative che guardano alla sostenibilità. Met Srl nasce nel 2008, ma il suo spirito aziendale vive nel futuro, investendo in ricerca e allargando l’utilizzo delle proprietà dell’ozono a svariati ambiti. Met Srl si specializza nella progettazione di generatori a ozono, customizzati in base alle esigenze dei clienti, diventando il fiore all’occhiello del suo fondatore, il ceo Federico Ponti.
il Resto del Carlino